Dal 1 al 5 giugno, il lungomare di Napoli è stato protagonista della seconda edizione del Bufala Fest, la manifestazione che l’anno scorso ha registrato un successo mediatico e di pubblico, ideata da Renato Rocco, presidente dell’Associazione Filiera Bufalina, insieme ad Antonio Rea e Luca Staempfli.
Un evento che mira a promuovere il turismo enogastronomico in Campania ed a Napoli, puntando sui prodotti alimentari di qualità he contraddistinguono la nostra regione.

Quest’anno gli spazi sono stati raddoppiati: 2mila metri quadri di gusto, da piazza della Repubblica fino a piazza Vittoria, con il cuore del divertimento alla rotonda Diaz, dove è stato allestito il palco, oltre 60 gli espositori e, novità di questa edizione, ogni giorno pranzi cene curati da chef stellati per un totale di oltre 150 mila visitatori registrati durante tutto l’evento.

Bufala Fest Napoli
Anche quest’anno il menu era di € 12,00 a persona e permetteva di avere un piatto a scelta (tra una pizza, un panino, un primo o un secondo), un dolce o un gelato, una bibita (birra, cola, vino o acqua), un caffè e un digestivo a base di latte di bufala, come il Guappa, di cui vi ho parlato più volte.

“Il Bufala Fest punta a promuovere tutti i prodotti della filiera bufalina dalla carne, ai derivati del latte, alle piccole produzioni di nicchia. – dichiara Renato Rocco – Una manifestazione che ha, dunque, un valore economico se si considera che solo la vendita della mozzarella di bufala campana dop fa registrare un fatturato annuo di 400 milioni: il giro d’affari dell’intero comparto supera il miliardo di euro. Mettere in moto la filiera significa garantire sviluppo a uno dei settori trainanti dell’economia campana”.

Bufala Fest Napoli

Tutti i ristoranti, le pizzerie, le bracerie e le gastronomie che hanno partecipato all’evento, hanno utilizzato gli ingredienti forniti dall’organizzazione: olio biologico, pomodori di eccellenza (San Marzano, datterino di collina, pomodoro nero), salumi di bufalo come bresaola, speck, salame e mortadella, oltre, naturalmente, alla mozzarella e alla ricotta di bufala campana dop. Abbiamo rappresentato, sul lungomare di Napoli, il meglio della filiera agroalimentare della nostra regione”.Raddoppiata, rispetto allo scorso anno,l’offerta ristorativa. Triplicata quella di dolci e gelati, grazie alla numerosa presenza di rinomate pasticcerie e gelaterie artigianali.Grande l’adesione delle pizzerie: “la scelta delle farine – ha spiegato Renato Rocco – ha prestato attenzione alla valorizzazione dei grani italiani, con l’utilizzo di macine di tipo semintegrale e integrale combinate con le abituali doppio zero. Un progetto basato sulla caratterizzazione della pizza napoletana di Alta Qualità”.

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Dieci i caseifici che hanno fornito il proprio apporto in qualità di sponsor di prodotto.Intorno al concetto di alta qualità hanno ruotato anche i due convegni tecnico-scientifici, dedicati ai temi della “Campania del buono” e della “Campania sicura” e le cene bufaline stellate, che hanno registrato il sold out e sono state la grande novità dell’edizione 2016 della manifestazione: “Otto chef stellati – ha concluso Renato Rocco – che hanno trasformato la Rotonda Diaz nel più esclusivo ristorante all’aperto d’Italia”.
Io ho partecipato ad una delle cene stellate curata dallo chef Antonio Daddio del ristorante Dolce&Salato di Maddaloni e posso confermarvi che anche quest’anno la manifestazione è stata un successo.
Si pensa già alla prossima edizione.

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