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Siamo alle porte di Rosh ha-Shana, il Capodanno Ebraico, a cui seguirà un lungo periodo di festività che vede in Israele momenti importanti legati al turismo, alla famiglia e… alla buona tavola.

L’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo ha voluto festeggiare il Capodanno della tradizione ebraica comunicando anche alcune attività nel momento dell’anno forse più significativo per la promozione della destinazione.

Presso il prestigioso ristorante “Cavoli a Merenda”  di Milano è stato infatti oganizzato un incontro per informare su alcune importanti novità come, per esempio, l’apertura della Metro a Tel Aviv  o il rinnovo dello straordinario museo della Torre di Davide, tra i più avanzati al mondo per offerta formativa e didattica museale.

Mentre la bravissima chef Vanessa Viscardi catturava l’attenzione dei presenti illustrando due dei piatti più famosi della tradizione israeliana, il sabich e l’hummus, la direttrice dell’Ufficio del turismo di Israele a Milano Kalanit Goren e il suo staff hanno raccontato le tradizioni e le innovazioni di questa straordinaria Terra, dove anche la cucina ne rispecchia l’eccezionale melting pot.

Se desiderate anche voi prepararle a casa, ecco tre semplici ricette vegetariane della cucina israeliana per salutare l’autunno.

La cucina Israeliana

La cucina israeliana di oggi, estremamente gustosa e innovativa, è il risultato della contaminazione tra i piatti della tradizione ebraica, provenienti da tutto il mondo, con quelli tipici dell’area del Vicino Oriente.

Lo street food israeliano è un’esperienza culinaria da non perdere, specialmente visitando città e mercati. In questo passaggio tra l’estate e l’autunno, alcune ricette di cibo di strada, idealmente associabili a zone diverse, sono ideali per vivere questo periodo dell’anno all’aperto con un party in giardino, un pic-nic, una gita o, perché no, un’uscita in bici.

Street food d’autore: il cibo di strada diventa meraviglia

Pensando a questo tipo di piatti, semplici, ma pieni di sapore, non si può non fare riferimento allo chef Eyal Shani, che attraverso il suo approccio creativo e attento alla qualità delle materie prime ha portato lo street food israeliano nei menu di rinomati ristoranti e all’attenzione di tutto il mondo.

Il suo percorso di ricerca segna un importante traguardo con l’apertura nel 1989 del primo ristorante e tra i piatti manifesto va ricordato il famoso cavolfiore arrostito intero, così buono da cambiare per sempre la percezione di questo vegetale.

Amante della sperimentazione, ha dato vita a ricette innovative senza snaturare le origini e la realizzazione tradizionale dei piatti: un esempio perfetto è quello del celeberrimo sabich, il saporito panino israeliano, realizzato con la pita.

È un piatto che può essere definito israeliano al 100%, accomunabile ai più conosciuti falafel, allo shawarma o al kebab: cibo di strada, ma anche patrimonio culinario di ogni famiglia che difende la propria speciale versione!

Tra gli immancabili e ideali sia per la tavola di tutti i giorni sia per una serata all’aperto, non si può tralasciare l’hummus. La realizzazione più complessa preveda l’ammollo e la lessatura dei ceci, ma lo si può preparare con ceci già cotti. È buonissimo sia nella versione semplice sia aromatizzato con aglio e prezzemolo o coriandolo, che lo rendono più intrigante e squisitamente completo.

La chiave della sua bontà? La qualità dell’olio EVO e la ricchezza burrosa della tahina.

“Sabich”

Questo tipo di ricetta, nel suo aver unito influenze, ingredienti ed epoche diversi, ha uno spirito cosmopolita che può essere assimilabile a quello di una città come Tel Aviv, meraviglioso e unico laboratorio a cielo aperto sul futuro. Luogo ideale in cui provarlo? Uno dei locali sull’immenso lungomare, magari con un coinvolgente sottofondo musicale chillout israeliano (la scena musicale contemporanea di Tel Aviv è super interessante) e vista sul tramonto!

Ingredienti per 4 persone:

  • Pane: 4 pita o altro tipo di pane;
  • • Olio vegetale;
  • 2 patate lessate di media grandezza tagliate a fette;
  • • 4 uova sode, sbucciate e tagliate a fette;
  • 1 melanzana grande, tagliata a fette sottili;
  • Una piccola ciotola di insalata israeliana: cetrioli, pomodoro, prezzemolo, sale e limone tagliati a cubetti molto piccoli:
  • 4 cucchiai colmi di Tahina;
  • Amba: salsa portata in Israele dalle comunità ebraiche irachene a base di mango, aceto, sale, peperoncino, curcuma.
  • • Sale e pepe a piacere.

Preparazione:

Salare le fette di melanzane e lasciar riposare per 15 minuti. Rimuovere l’acqua in eccesso premendole con tovaglioli di carta. Scaldare l’olio: quando sarà ben caldo, friggere le fette di melanzane per circa 1-3 minuti per lato. Se si preferisce non friggerle, spennellarle con olio EVO e cuocerle in forno a 180 gradi per 5-7 minuti. Dopo aver preparato l’insalata israeliana, spalmare la tahina sul pane e farcire la pita con tutti gli ingredienti: melanzane, insalata, uova sode, con l’aggiunta della salsa Amba a piacere.

Hummus

Tipico della cucina mediorientale, l’hummus può essere considerato un cibo caratteristico della tradizione e come tale, perfettamente rappresentativo dei sapori di Gerusalemme, città dalla fondazione antichissima, con un patrimonio storico-culturale unico al mondo e che racchiude in sé tesori di inestimabile valore per tutta l’umanità. Luogo ideale in cui assaporarlo? Un ristorante con dehors vicino al nuovo e straordinario King David Tower Museum, magari, prima di godersi lo show di luci Night Spectacular. Altri luoghi con una storia affascinante in cui gustare un hummus superlativi sono Acri e Nazareth (entrambe in Galilea), sempre più nota anche per sua scena eno-gastronomica in vivace fermento.

Ingredienti per 4 persone:

  • 500 g di ceci lessati e scolati;
  • 1 limone (succo);
  • • 5 cucchiai di olio extravergine di oliva (più quello per la guarnizione);
  • • 1 spicchio di aglio;
  • • 1 cucchiaino di sale;
  • • 6 cucchiai di tahina;
  • • 1 ciuffo di coriandolo o prezzemolo;
  • 1/2 cucchiaino di paprika (più quella per la guarnizione).

Preparazione:

Dopo aver scolato i ceci e dosato la tahina e la paprika, mettere da parte 100 grammi di ceci. Frullare i 400 grammi rimanenti con il succo di limone, l’olio, lo spicchio di aglio pelato e privato dell’anima, il sale, la tahina, il coriandolo e la paprika: il composto finale deve risultare semidenso, liscio e senza grumi. Trasferito in una ciotola, va conservato in frigorifero fino al momento dell’utilizzo. Prima di servirlo, guarnire con i ceci tenuti da parte, qualche foglia coriandolo, un pizzico di paprika e un filo di olio.

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Insalata di Bulgur con melograno: Tabouleh o Bagarzan

Questo piatto vegetariano a base di grano spezzato, tipico del Medio Oriente, è ideale, nella sua variante israeliana, in ogni momento dell’anno. Con la sua complessità di note agrodolci e speziate, può essere un ottimo esempio di come la compresenza di numerose influenze renda la cucina israeliana un vero e proprio scrigno di profumi, sapori e saperi. Le etnie che sono confluite in Israele sono oltre 140 e il suo scenario culturale, di cui l’eno-gastronomia fa parte, è l’affascinante risultato di questa unione e del vastissimo scambio di tradizioni, retaggi e segreti di famiglia. Un consiglio pratico: va preparato in anticipo per permettere a tutti gli ingredienti di amalgamarsi al meglio. Un consiglio per farsi stupire in viaggio: provarlo in luoghi diversi per sperimentare come ogni volta sia buonissimo, anche se un po’ diverso. Si può iniziare dalla verde Galilea, noleggiando un’auto e puntare verso sud toccando Tel Aviv, Gerusalemme, con meta finale Eilat, sul Mar Rosso. Tappa consigliata lungo il percorso prima di arrivare: un’azienda vinicola a ridosso del deserto del Negev.

Ingredienti per 4 persone:

  • 250 g di bulgur integrale precotto;
  • • 400 g di pomodori maturi;
  • • 80 g di noci sgusciate;
  • • 30 g di menta fresca;
  • • 1 mazzetto di prezzemolo;
  • • 1 cipolla rossa di Tropea;
  • • 4 cucchiai di salsa di melograno;
  • • 4 cucchiai di chicchi di melograno;
  • • 1 cucchiaio di coriandolo in polvere;
  • • 1 cucchiaio di cumino in polvere;
  • • il succo di un limone;
  • • q.b. olio extravergine d’oliva;
  • q.b. sale e pepe.

Preparazione:

Versare il bulgur all’interno di una capiente ciotola, coprirlo con abbondante acqua fredda e lasciarlo in ammollo per circa un’ora. Scolare accuratamente e strizzare con un canovaccio per eliminare i residui di acqua. Preparare all’interno di una ciotola un condimento a base olio extravergine d’oliva, il succo di un limone, la salsa di melograno, le spezie in polvere, il sale e il pepe. Unire il bulgur e mescolare con cura, riporre in frigorifero e far riposare per circa 3 ore. Trasferire successivamente il bulgur condito all’interno di una pirofila e cuocere per circa 20 minuti in forno preriscaldato a 140°. Al termine, condire con le noci, la menta e il prezzemolo tritati, i pomodorini a cubetti, i chicchi di melograno e la cipolla rossa sminuzzata.

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