Foto: Ufficio Stampa

Pensate ad un caffè speciale creato appositamente per accompagnare l’alta pasticceria e la cucina stellata. Torrefazione Dubbini, il brand esclusivo della storica azienda padovana Caffè Diemme dedicato al mondo dell’alta ristorazione, ha trovato sodalizio ideale con il Ristorante e Caffetteria Voce Aimo e Nadia.

Un incontro di eccellenze celebrato con un evento, appena conclusosi, nel quale il caffè è stato il protagonista assoluto insieme alla città di Milano, all’arte dei suoi musei e alla cucina degli chefs Alessandro Negrini e Fabio Pisani. Un viaggio alla scoperta del valore di quella “milanesità” che si esprime anche nel rito caffè.

Un’usanza tutta italiana che sta vivendo una vera e propria evoluzione. Bere il caffè non può più considerarsi solo un gesto, ma una vera e propria tendenza che sta puntando verso una qualità sempre più ricercata.

L’iniziativa, organizzata come un viaggio emozionale e gustativo, si è svolta in più momenti nell’arco di una mezza giornata. Una sorta di racconto dell’idea geniale che fa incontrare gli chefs stellati Alessandro Negrini e Fabio Pisani con i protagonisti di Torrefazione Dubbini. Caffè e cucina stellata in un connubio di eccellenze.

Il caffè a Milano dal tram alla caffetteria

Il percorso, dedicato alla stampa, inizia sull’iconico tram 1505 che diventa salotto. Si disquisisce di caffè e cucina, mentre fuori scorre la Milano di ogni giorno. Lo chef Alessandro Negrini fa un racconto appassionato di questo progetto, di come il rito del caffè sia cambiato nel corso del tempo, delle abitudini degli italiani sempre più in evoluzione. Fanno da sottofondo il dondolio e lo sferragliare del tram con i rumori della città.

Infine, si approda da Voce Aimo e Nadia in piazza della Scala. Si ha subito la sensazione che questo ampio locale, con le sue vetrate luminose e il suo vociare scomposto, rappresenti una sorta di spazio continuativo di piazza della Scala. Ricorda un animato foyer! Si percepisce un’atmosfera fluida di incontri e passaggi, tra l’arte e l’anima della città. Come un tempo a teatro si mangiava e beveva sui palchi e si chiacchierava in una specie di grandioso ritrovo tra un atto e l’altro, così Voce dà spazio a piccole folle in fermento nel cuore di Milano.

Foto: Ufficio Stampa

Il pasticcere Domenico Peragine e il direttore della caffetteria Marco Aprea propongono una raffinata pasticceria accompagnata dal caffè emblema della gamma. Caffè Superiore è un’unica pregiata miscela composta da 85% Arabica e 15% Robusta. E’ frutto di un lungo percorso di ricerca e analisi per offrire in tazza sentori e sapori che si sposano perfettamente con il latte del cappuccino e le creazioni dolci. Un caffè d’eccellenza dedicato all’alta pasticceria e alla cucina stellata di Voce. Inutile dire che le brioches sono profumate e fragranti e tra croissant, kipferl, maritozzi e veneziane c’è l’imbarazzo della scelta.

Il caffè al Museo delle Gallerie d’Italia

Voce Aimo e Nadia è punto di riferimento della cultura gastronomica meneghina ed è ospitato all’interno di palazzi storici in cui ha sede il Museo delle Gallerie d’Italia. Ne rappresenta una dimensione attigua e complementare. Chi termina la visita al museo, ad esempio, può trovare un luogo dove l’arte continua a vivere nel servizio e nella ristorazione. Quindi il viaggio all’insegna del caffè continua nelle splendide sale del museo. Dopo aver soddisfatto gusto e olfatto con la dolce pausa in caffetteria, ora siamo pronti a riempire gli occhi d’arte e storia.

Si dipana una visita mirata ad opere dall’Ottocento al  Novecento che hanno come denominatore comune il caffè come rito sociale e motivo di aggregazione. Da “La lezione di danza” di Gerolamo Induno (1867) dove si vede un servitore con un grande bricco di caffè all’interno di una scena di vita privata, ai futuristi che amavano il concetto di caffè espresso e lo paragonavano ai movimenti del treno Express, sottolineando il suo valore di pausa veloce. Non c’era tempo da perdere all’interno di un processo creativo!

Il caffè all’aperitivo nel Giardino del Manzoni

Nel magico quadrilatero interno formato da Palazzo Anguissola, Palazzo Canonica, Palazzo Beltrami e Casa del Manzoni, si apre un giardino segreto: il Giardino del Manzoni. Ed è qui su un tappeto d’erba verdissima e tra le opere di Mirò e Pomodoro, che il maestro caffettiere Davide Cavagliere ci propone un aperitivo esclusivo a base di caffè.

Il Caffè El Salvador 100% Arabica Specialty, ottenuto con estrazione a freddo (Cold Brew), ci viene offerto puro o miscelato con passion fruit e acqua tonica in un cockatil davvero insolito. Un modo davvero originale di pensare al caffè.  Il drink ha sentori aromatici sorprendenti all’altezza di una cucina stellata.

Il caffè e la cucina stellata al Ristorante Voce Aimo e Nadia

Nel frattempo, sfila la cucina stellata degli chefs Alessandro Negrini e Fabio Pisani nelle portate speciali di Voce Aimo e Nadia:

  • Focaccine di grano arso con pomodorino al filo e crema di alici di Monterosso
  • Carpaccio di Ricciola nostrana, mandorle tostate, sesamo e crescione d’acqua
  • Risotto Gran Riserva Carnaroli con noci di Sorrento, olive taggiasche candite e pompelmo
  • Morbido al limone, mandorle e zafferano

Il caffè che chiude quest’esperienza sensoriale completa è Ethiopia 100% Arabica Specialty. Un caffe intensamente fruttato, con note aromatiche di mirtillo, prugna rossa e fragola.

E’ stata una bellissima esperienza che testimonia una collaborazione sinergica tra caffè d’eccellenza, cultura del cibo e cucina stellata, nel clima storico e cosmopolita della città di Milano in continua evoluzione.

Foto: Désirée Coata