Foto: Julian Stollmeier – Unsplash

Nel marzo del 1944, l’Italia e il mondo intero assistettero all’ultima grande eruzione del Vesuvio, un evento che segnò profondamente la storia e la geografia della regione. Ottanta anni dopo, l’anniversario di questo evento viene commemorato con tre giornate speciali di eventi e visite nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio.

L’eruzione del Vesuvio del 1944 è stata un evento significativo nella storia moderna del vulcano e della regione circostante. L’eruzione è iniziata il 16 marzo 1944 ed è durata fino al 18 marzo dello stesso anno.

Durante la sua fase iniziale, furono aperte diverse bocche eruttive lungo il fianco del vulcano, generando colate di lava e fontane di lava incandescente. Questa attività fu caratterizzata da un’attività esplosiva e effusiva, con la produzione di colate laviche che hanno seguito principalmente le valli preesistenti, scendendo verso le zone abitate ai piedi del Vesuvio.

Oltre alle colate di lava, l’eruzione generò anche generato una grande quantità di cenere vulcanica e bombe vulcaniche, che furono proiettate nell’aria durante le esplosioni. Queste particelle oscurarono il cielo e si depositarono su vasti territori circostanti. Durante l’eruzione, si verificarono  anche eventi sismici associati al movimento di magma sotto il vulcano. Questi terremoti hanno contribuito a creare instabilità e preoccupazione tra la popolazione locale.

Gli impatti dell’eruzione furono devastanti. Numerose strutture e terreni agricoli furono distrutti dalle colate laviche, mentre le ceneri vulcaniche resero inabitabili alcune aree. Le autorità locali evacuarono diverse comunità vicine al Vesuvio per garantire la sicurezza dei residenti. Tuttavia, nonostante gli sforzi per proteggere la popolazione, ci sono stati casi di vittime e feriti a causa dell’eruzione.

Anche se non è stata devastante come quella che distrusse le città di Pompei e Ercolano, l’eruzione del 1944 ha avuto anche un impatto significativo sull’economia locale e sulla vita quotidiana delle persone. Le attività agricole sono state compromesse a causa della distruzione delle coltivazioni e molte famiglie hanno subito perdite finanziarie.

Per commerorare gli 80 anni dall’ultima eruzione del Vesuvio (sperando che dorma ancora per altri 80 e più anni), nelle giornate dal 17 al 19 marzo 2024, gli appassionati di geologia, storia e natura avranno l’opportunità unica di esplorare il Vesuvio in modi diversi, dall’osservazione delle sue attività passate alla comprensione dei rischi e delle misure di sicurezza attuate oggi.

La Sede Storica dell’Osservatorio Vesuviano a Ercolano

Una delle tappe principali di questa commemorazione è la visita alla sede storica dell’Osservatorio Vesuviano a Ercolano. Qui, gli interessati avranno l’opportunità di immergersi nella storia delle osservazioni e delle ricerche condotte su questo vulcano iconico. Attraverso proiezioni di filmati e materiali informativi, i visitatori potranno comprendere meglio il funzionamento del vulcano e le modalità di monitoraggio attuate dagli esperti.

Foto: Aislinn Spaman -Unsplash

Camminata Guidata nel Parco Nazionale del Vesuvio

Ma l’esperienza non si ferma alla storia. Per coloro che desiderano vivere il Vesuvio in prima persona, è prevista una camminata guidata lungo il sentiero n. 9, noto anche come “Il fiume di lava”. Questo affascinante percorso offre non solo una vista mozzafiato sulla natura rigogliosa che circonda il vulcano ma anche una riflessione sui rischi naturali associati.

Durante la camminata, i partecipanti saranno guidati attraverso gli aspetti naturalistici dell’area, ma anche informati sul rischio vulcanico e sulle misure di sicurezza adottate. Con l’attenzione posta sul costante monitoraggio svolto dall’Osservatorio Vesuviano dell’INGV e sull’importanza della risposta rapida e coordinata del sistema della Protezione Civile, i visitatori avranno l’opportunità di comprendere meglio come la scienza e la preparazione possono contribuire a mitigare i potenziali rischi.

Partecipazione e Prenotazioni

Le giornate del 17 marzo sono aperte a tutti coloro che desiderano partecipare, mentre quelle del 18 e 19 marzo sono dedicate agli studenti delle scuole secondarie di primo grado della zona rossa, come definita dal Piano Nazionale Vesuvio per il rischio vulcanico. Per partecipare, è necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo museo.ov@ingv.it seguendo le istruzioni fornite.

Maggiori info qui: https://www.ov.ingv.it/index.php/news/269-conoscere-vivere-vesuvio

Questo anniversario dell’ultima eruzione del Vesuvio non solo celebra la storia geologica e culturale della regione ma sottolinea anche l’importanza della preparazione e della consapevolezza del rischio. Attraverso la conoscenza e la collaborazione tra scienza, istituzioni e comunità locali, possiamo continuare a proteggere e preservare questo incredibile patrimonio naturale, garantendo al contempo la sicurezza di coloro che vivono nelle sue vicinanze.

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