Ultimamente si è sentito tanto parlare del Grand Tour d’Europa che fece il grande poeta Johann Wolfgang von Goethe grazie a Vienna Cammarota, che a 68 anni ha percorso 1600 km a piedi da Karlovy Vary in Repubblica Ceca, la stessa città da dove si mise in viaggio Goethe per il suo Grand Tour fino alla Sicilia, attraversando tutta l’Italia: Torino, Milano, Verona, Roma, Napoli, Palermo e Catania.

Se siete appassionati di letteratura ed arte, ovviamente non c’è bisogno che intraprendiate anche voi un cammino a piedi lungo tutto lo stivale, ma potete scoprire tanto del celebre poeta anche solo trascorrendo un week end a Roma, la città di cui era tanto ossessionato al punto da passare solo 3 ore a Firenze, per accelerare il suo “Viaggio per l’Italia” tanto grande era il desiderio di raggiungere Roma.

Per anni l’aveva vista soltanto in disegni, dipinti o riproduzioni e non vedeva l’ora di vederla anche dal vivo.

Roma

Del resto, Roma è una città che sa continuamente stupirti non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua storia unica e grandiosa.

Goethe la considerava la capitale del mondo, così ricca di momumenti dell’antico impero romano. Nel suo diario ha annotato tutte le meraviglie che è riuscito  a vedere ogni giorno del suo soggiorno: dai famosi ritratti di cardinali realizzati da Tiziano Vecellio alle loggie affrescate da Raffaello. Si rammaricava però di come le costruzioni moderne tendevano a nascondere o rovinare palazzi o monumenti antichi, paragonando gli architetti a lui contemporanei ai barbari che invadevano Roma nei secoli precedenti.

altare della patria

Casa di Goethe

Ad ogni modo, se volete ripercorrere Le tracce di Goethe nella città eterna, potete farlo prenotando un appartamento di charme in centro su Wimdu  scegliendo quello più adatto alle vostre esigenze ed iniziare poi il vostro tour proprio dalla Casa di Goethe, il luogo dove Johann Wolfgang von Goethe soggiornò durante il suo viaggio dal 1786 al 1788 nell’ abitazione in via del Corso del pittore Johann  Heinrich Wilhelm Tischbein, che nel 1997 è diventata l’unico museo tedesco all’estero.

E’ da qui che parte il percorso a tappe attraverso i luoghi cari allo scrittore, dove visse e trascorse i momenti più significativi della sua permanenza nella Capitale. Qui, è possibile visitare la mostra permanete sullo scrittore che raccoglie gli aneddoti e i fatti più salienti del suo soggiorno romano.

Mentre le mostre temporanee sono dedicate a temi italo-tedeschi e alla tradizione del viaggio in Italia fino ai nostri giorni.

 Casa di Goethe

Scalinata Piazza di Spagna e Chiesa Trinità dei Monti

Seconda tappa del tour lungo le orme di Goethe è sicuramente la monumentale scalinata di Piazza di Spagna che con i suoi 135 scalini era un percorso che lo scrittore percorreva di frequente per raggiungere la chiesa di Trinità dei Monti, dalla quale si incantava ad ammirare il bellissimo panorama sottostante. La Scalinata, progettata da Alessandro Specchi e Francesco De Sanctis, fu inaugurata da papa Benedetto XIII, in occasione del Giubileo del 1725.

piazza di spagna

Villa Medici

Goethe amava molto passeggiare a piedi ed era sovente spostarsi da piazza di Spagna al caffè Greco, da Fontana di Trevi al Quirinale fino a Villa Medici per osservare il bellissimo panorama della capitale, correndo con lo sguardo sui tetti di Roma. A quel tempo Villa Medici non era ancora sede dell’accademia di Francia, la prestigiosa accademia fondata da Luigi XIV° nel 1666 per ospitare artisti francesi, operanti a Roma, ma lo diventò nel 1804.

villa medici

Via Condotti 86

La celebre Via Condotti è tutt’ora meta di intellettuali e scrittori, ma anche di turisti e affezionati. E proprio su questa strada c’era un caffè molto caro a Goethe, l’Antico caffè greco. Un caffè storico della Capitale, così chiamato perchè fu aperto nel 1760 proprio da un greco. Questo era per Goethe un luogo di passaggio e di incontri, a pochi passi dalla sua abitazione, dove amava rimanere per gustare lunghe colazioni all’italiana. Sulle pareti oggi si possono trovare foto, testi e dipinti di celebri avventori.

Roma

Palazzo Montecitorio

Tra le pagine di Viaggio in Italia si legge: “Questo antichissimo e bellissimo fra i monumenti giace ora infranto e sfigurato su alcune facce… eppure è ancora lì. Voglio far prendere l’impronta d’una sfinge situata sulla cima … , tanto più che corre voce che il papa voglia rimetterlo in piedi, e allora i geroglifici diventeranno inaccessibili.” Il testo si riferisce all’obelisco di Piazza Montecitorio che vide a terra, e che fu eretto solo molto più tardi nel nel 1792, per volere di Pio VI° Braschi. Quindi, anche questa è una tappa obbligata per il tour di Goethe.

Roma

Piazza del Quirinale

Goethe amava molto venire qui a passeggiare in compagnia del suo amico pittore Tischbein. All’epoca il sontuoso Palazzo del Quirinale era adibito a residenza papale, solo dal 1946 (anno di proclamazione della Repubblica) divenne residenza ufficiale del presidente della Repubblica.

Camminando sulla piazza lo scrittore ne rimaneva ogni volta affascinato: “La piazza davanti al palazzo ha qualcosa di affatto inconfondibile, irregolare com’è, eppure grandiosa e armonica. Ed eccomi finalmente davanti ai due Colossi (le statue di Castore e Polluce)!”.

Quirinale

Le gite fuori porta nel verde

Come si legge in “Viaggio in Italia” Goethe non solo amava la città eterna “C’è una sola Roma al mondo, e io mi ci trovo bene come un pesce dentro l’acqua” ma anche le gite fuori porta che lo conducevano nel verde della campagna romana. “Sui colli, ad Albano, a Castelgandolfo, a Frascati, dove la scorsa settimana trascorsi tre giorni, l’aria è costantemente pura e limpida. Là si può studiare una natura differente”. Quindi, se siete dei veri addicted, è consigliabile anche esplorare le colline verdeggianti che circondano Roma ed i paesi attigui.

Se volete seguire, però, l’intero tour di Goethe, ecco qui un’infografica.

Grand Tour Goethe

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