Quando si parla di Puglia, si pensa subito a Otranto, Gallipoli ed al Salento per le spiagge, mentre ad Alberobello, le Grotte di Castellana e lo zoo di Fasano per una visita culturale.

Invece, la Puglia è molto di più! A pochi km da Bari, c’è un paesino barocco circondato da spiagge meravigliose e caraibiche, che merita assolutamente una visita! Sto parlando di Monopoli!

 


Ci sono stata il 13 e 14 settembre, ospite del Bed and Breakfast Carpe Diem, un B&B diffuso nel centro storico di Monopoli, all’interno delle mura antiche. Le stanze sono tutte arredate con gusto e curate in ogni dettaglio in stile shabby chic da Mara, la proprietaria. C’è il wifi gratuito e l’aria condizionata. La colazione, invece, viene degustata su una bellissima terrazza vista mare. Ospitalità, gentilezza e cortesia hanno contraddistinto questa location meravigliosa ed i loro proprietari, rendendo il soggiorno ancora più piacevole! hanno stanze per due o quattro persone. Io e le mie amiche abbiamo pernottato in due stanze diverse, entrambe però molto accoglienti e pulite dotate di ogni comfort.

 

Monopoli rappresenta, sull’Adriatico, uno dei porti più attivi e popolosi della regione. Il suo caratteristico centro storico di origine alto-medievale, sovrapposto ai resti di un abitato messapico fortificato già nel V secolo a.C., si affaccia sul mare circondato da alte mura che risalgono al 1500.
L’ingresso al centro storico avviene da Porta Vecchia, con la sua torre di avvistamento (torrione Papa Cenere)  per difendersi dagli attacchi via mare.
Il territorio della città è diviso in unità denominate contrade, alcune delle quali oramai incluse all’interno del centro abitato. Sono caratterizzate dalla presenza di antiche masserie fortificate (centri di conduzione di attività agricole), chiese e insediamenti rupestri, trulli, ville patrizie neoclassiche e case coloniche, ricche di fiori.

Il centro storico
Abbiamo visitato il centro storico con una bravissima guida locale, Mina, che ci ha raccontato tutti i segreti e gli aneddoti di Monopoli ed abbiamo scoperto che ci sono molti collegamenti culturali tra Monopoli e Napoli, dovuti alla dominazione del Regno delle due Sicilie!
Siamo state alla Chiesa della Madonna del Suffraggio, detta del Purgatorio per la devozione per i defunti. Il portone, infatti, in ottone massiccio, ha intarsiate le sagome dei defunti e dei loro scheletri caratterizzati dai mestieri, per mettere in evidenza che, indipendentemente dal mestiere, davanti a Dio saremo tutti uguali!
E’ una chiesa barocca che nasce in onore dei defunti con il crollo del campanile alla fine del 1600. L’altare, in marmo bianco e stile barocco leccese, è stato costruito da un leccese mentre la tela centrale è del pittore napoletano Paolo De Matteis. La particolarità è che ad Aversa c’è una tela simile!
Adiacente alla sacrestia, ci sono i cadaveri mummificati di 10 preti ed un infante del 1700 con la mozzetta tipica dei confraterni. Troviamo, inoltre, la statua della Madonna Addolorata.
Ci siamo dirette poi verso la Cattedrale di Monopoli, dove c’era un tempio stile romanico fino al 1742. Poi è stata abbattuta ed ora ha uno stile barocco napoletano. Infatti, la presenza di Napoli è molto forte. Alla fine del ‘700 viene creato un muraglione per proteggere la cattedrale dalle intemperie. le statue sul muraglione erano all’interno della vecchia cattedrale in stile romanico.
La leggenda narra che al porto di Monopoli approdò una zattera con una Madonna, in seguito ad una premonizione in sogno di un sagrestano che vide delle travi per completare la chiesa.
Si pensa, che una donna Turca abbia messo la Madonna sulla zattera per salvare le icone di culto dalla guerra.
E da allora, due volte l’anno, ogni 16 dicembre e 14 agosto, i Monopolitani fanno rivivere l’approdo della Madonna dal mare che avvenne il 16 dicembre 1117.
Nella Cattedrale, oggi sono custodite le travi della zattera. Mentre sul muraglione esterno ci sono delle statue del 1500.
Sul lato destro della Cattedrale, c’è l’altare del sacrissimo sacramento come se fosse una cappella, nella quale è collocato un dipinto di Francesco De Mura, che racconta il tema del sacrificio di Gesù con al centro l’ultima cena dipinta proprio nell’stante in cui Gesù sta per dire il nome di chi lo tradirà.

 

L’altare, invece, è posto più in alto rispetto al resto della chiesa perchè la Madonna deve guardare dall’alto i suoi fedeli. La Madonna della Madia è un’icona bizantina e la sua caratteristica è che, da qualsiasi lato la si guardi, sembra che ti stia guardando! Il marmo verde è collocato solo sull’altare.
Ai due lati dell’altare ci sono due dipinti che rappresentano la causa e la conseguenza del motivo per cui la Madonna è approdata a Monopoli.

 

 

 

Successivamente ci siamo spostate in una cripta in stile romanico. Tutte le chiese, infatti, avevano delle chiese sotterranee con un pavimento del 1400/1500. Nella cripta furono trovate delle tombe dalle quali è possibile capire che il defunto era seppellito con lo sguardo verso est, per rappresentare la rinascita. In alcune tombe furono trovati anche dei vasi Massapici, dette Trozzelle,
Ci siamo poi dirette verso il castello Carlo V, un fortilizio edificato in riva al mare durante la dominazione spagnola a protezione dell’ingresso del porto antico, sull’angolo nord-est della cinta muraria di Monopoli. Costituisce l’elemento chiave del sistema di fortificazioni urbane.
Nata come caserma o “casa erema” spagnola, fu edificata a spese della cittadinanza al prezzo di circa 40.000 ducati, nella seconda metà del XVI secolo, per alloggiarvi gli ufficiali e i soldati spagnoli di stanza in città.
Il castello sovrasta imponente su tutta la città, offrendo un panorama davvero mozzafiato!

 

 

Successivamente abbiamo passeggiato per le stradine del centro, notando in alcune di esse ancora i segni delle ruote dei carri con i cavalli.

Ci siamo soffermate alla torre civica, che rappresenta un esempio di arredo urbano d’altri tempi e di assemblage barocco, utilizzando la colonna infame, proveniente dall’antica gogna cittadina, insieme ad altri materiali in sovrapposizione: un’agile statuetta di San Gennaro, lo stemma cittadino e un orologio.

 

Immancabile poi una passeggiata a Piazza Palmieri, con il palazzo Palmieri del XVIII secolo. Il palazzo sorge isolato sul lato est della omonima piazza, la più antica della città, dotata di oltre 100 stanze. La costruzione, in stile barocco leccese, è imponente nel disegno generale e nel contempo raffinatissima nelle decorazioni e nel colore dorato del tufo. Splendido da un punto di vista architettonico il grande portale, che è impreziosito da due colonne che sostengono il balcone centrale e lo stemma della famiglia. Dalla stessa piazza si accede alle summenzionate chiese di Santa Teresa e e di San Pietro. ll Palazzo fu costruito negli ultimi decenni del Settecento su iniziativa di Francesco Paolo Palmieri. Nel 1921 il marchese Francesco Saverio Palmieri nomina erede universale la “Congregazione di Carità” e dispone che nel suo Palazzo siano ospitati un Asilo e una Scuola d’Arti e Mestieri. Ultimamente ha ospitato l’Istituto Statale d’Arte (1965-1990) mentre oggi lo stabile appartiene all’ A.S.P. Romanelli Palmieri di Monopoli. Nel 2010 è stato set cinematografico per la fiction di Rai Uno Tutta la musica del cuore, per la regia di Ambrogio Lo Giudice.

Ed al porticciolo antistante il Castello Carlo V, davvero romantico e suggestivo, scelto come location da Ferragamo per la sua campagna pubblicitaria!

 

 

 

Le spiagge
Come vi accennavo, Monopoli non è solo un bellissimo borgo barocco, di cui ho voluto darvi un assaggio in questo articolo con le mie foto, ma è anche circondata da spiagge bellissime e caraibiche.
Se non volete allontanarvi, la più vicina, raggiungibile a piedi, è la spiaggia di Porta Vecchia, proprio sotto le mura antiche della città. Considerata la spiaggia preferita dai turisti tedeschi!

Ma basta camminare un pò per trovare una fascia costiera, lunga circa 13 chilometri: una distesa di spiagge bianche libere o attrezzate e di calette più solitarie.  L’acqua è trasparente e irresistibile. Le scogliere sono dolci e armoniose, suggestive piene di anfratti, gole e scarpate. Decine di calette si prestano all’ancoraggio ma ve ne sono alcune di particolare bellezza come “Porto Ghiacciolo”, “Porto Bianco”, “Porto Rosso”, “Porto Paradiso”, “Porto Camicia”, “Porto Marzano” e poi la meravigliosa cala “Verde” nella quale si godono magici luccichii lunari.

Noi siamo state alla Baia di Porto Ghiacciolo, ubicato a sud della città, nei pressi dell’antica abbazia di S. Stefano,  una tipica insenatura della costa caratterizzata da acque particolarmente gelide a causa della presenza di diverse sorgenti. La cala comprende tratti di scogliera e una spiaggia sabbiosa dove è possibile usufruire di numerosi servizi offerti dal locale commerciale attivo sul posto, che ute le domeniche pomeriggio organizza degli aperitivi davvero cool!

 

A sud di Monopoli si trova il lungo arenile di “Capitolo”,  composto da sabbia fine, morbida e dorata vi sono tratti di spiaggia libera e numerosi stabilimenti balneari, come “LoSciale” in cui ci siamo fermate per godere l’ultima giornata di sole settembrino!

 

 

 

 

Dove mangiare

Noi abbiamo cenato una sola sera a Ristorante Pizzeria Regina Margherita ed abbiamo trovato tutto ottimo, dal servizio al food.
Abbiamo preso dei piatti sia di terra che di mare ed i patti di mare erano freschi e gustosi!
Mi avrebbe fatto piacere assaggiare qualche dolce tipico pugliese, ma mi è comunque piaciuta la fantasia dello chef che ci ha portato dei cannoli siciliani!

Beh, che altro aggiungere? Vi consiglio di visitarla perchè merita veramente tanto!